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Approvato dal CdM il decreto Aiuti quater

By Novembre 11, 2022No Comments

Il Consiglio dei Ministri del 10 novembre 2022 ha dato il via libera al decreto Aiuti quater. L’ampiezza e la portata delle misure si è decisamente più estesa rispetto alle attese considerato che all’origine si era ipotizzato di far migrare molti degli interventi contenuti nel nuovo decreto nella legge di bilancio 2023. Nella bozza del testo approvato dall’Esecutivo, composto da 13 articoli, si introducono correttivi alla disciplina del Superbonus, si innalza il limite all’uso del contante e si estende la no tax area sui fringe benefits anche se, tuttavia, l’energia resta il focus principale del provvedimento.

Aiuti quater: le principali misure
MisuraObiettivo
Bollette a rate per le impreseRateizzazione con interesse agevolato
Credito di imposta per le impreseEsteso fino alla fine dell’anno il beneficio per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale
Fringe benefits esentasseSi innalza la no tax area da 600 a 3.000 euro
Taglio delle acciseSconto sui carburanti fino al 31 dicembre e Iva al 5% gas naturale per autotrazione
SuperbonusDal 110% al 90% con nuovi vincoli
Sblocca trivelleDeroghe a nuove concessioni oltre 9 miglia dalla costa
Tetto al contanteLa soglia all’uso del contante si innalza da 600 a 5.000 euro

Bollette a rate per le imprese

L’Esecutivo lancia un deciso segnale alle imprese già nel titolo dell’articolo 3 della bozza del decreto: “Misure di sostegno per fronteggiare il caro bollette”.Tutte le attività che hanno sede in Italia potranno, secondo quanto affermato nel provvedimento, rateizzare le bollette della luce e del gas fino a 48 rate mensili e con un “saggio di interesse pari al rendimento dei buoni del Tesoro poliennali (BTP) di pari durata”. La misura prevede, infatti, che “al fine di contrastare gli effetti dell’eccezionale incremento dei costi dell’energia le imprese residenti in Italia hanno facoltà di richiedere la rateizzazione degli importi dovuti a titolo di corrispettivo per la componente energetica di elettricità e gas naturale ed eccedenti l’importo medio contabilizzato, [a parità di consumo], nel periodo di riferimento compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021, per i consumi effettuati dal [1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023] e fatturati entro il [31 dicembre 2023]”.L’impianto della norma ricalca quanto delineato nella legge del maggio 2022; la misura precedente già stabiliva, infatti, la possibilità di rateizzare le bollette con una garanzia della Sace, ma solo per i mesi di maggio e giugno. L’impostazione, secondo l’aiuti quater, viene modificata in favore di una rateizzazione che potrà essere richiesta per il periodo dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023, ma solo per la parte eccedente l’importo medio contabilizzato tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2021.L’articolo 3 al primo comma precisa, inoltre, che le imprese interessate dovranno formulare “apposita istanza ai fornitori, secondo modalità semplificate stabilite con decreto del Ministero dello sviluppo economico, da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione”.Le utility potranno ricevere una fideiussione assicurativa contro garantita da Sace e, se necessario, potranno chiedere alle banche finanziamenti garantiti da Sace. La rateizzazione decade in caso di inadempimento di due rate anche non consecutive.

Fringe benefit: aumento della soglia della no tax area

L’articolo 3 del decreto prevede, inoltre, l’aumentoda 600 a 3mila euro della soglia della no tax area dei premi che le imprese potranno concedere ai dipendenti per sostenerli nel contenere il caro bollette. Il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati al lavoratore dipendente, nonché le somme erogate o rimborsate allo stesso dal datore di lavoro per il pagamento delle bollette di acqua, luce e gas, fino a 3mila euro non concorreranno, dunque, a formare il reddito imponibile ai fini Irpef.

Tetto al contante: sale l’uso del contante

L’articolo 3 pone fine (forse) anche all’intenso dibattito che ha animato gli scranni di palazzo Chigi sin dall’insediamento del nuovo Esecutivo: sale a 5mila euro il tetto entro cui è possibile pagare cash. La misura inverte, pertanto, la direzione dell’attuale normativa secondo cui la soglia, dal primo gennaio, sarebbe stata, invece, ridotta da duemila a mille euro. Stessi vincoli valgono per il trasferimento di titoli al portatore in euro o in valuta estera.

Credito d’imposta e proroga del taglio delle accise

L’articolo 2 proroga dal 19 novembre alla fine dell’anno gli sconti sulle accise del carburante contenuti nel D.L. n. 153/2022 (decreto Taglia accise) successivamente confluito nel D.L. n. 144/2022 (decreto Aiuti ter).Leggi anche– Le agevolazioni sulle accise, così come l’aliquota IVA agevolata al 5% sul gas per autotrazione, in scadenza il prossimo 18 novembre, vengono prorogate fino al 31 dicembre 2022. Il credito d’imposta, riconosciuto alle imprese per l’acquisto di elettricità e gas viene prolungato, “anche in relazione alla spesa sostenuta nel mese di dicembre 2022”.Fino al 31 dicembre 2022 le accise sono fissate per la benzina a 478,40 euro per mille litri e per il gasolio usato come carburante a 367,40 euro per mille litri; per il Gplimpiegato come carburante a 182,61 euro per mille chilogrammi.La misura è destinata a imprese energivoregasivore nonché alle aziende che registrano elevati incrementi della spesa energetica; la norma, prevista originariamente nei passati provvedimenti adottati dal governo fino a novembre, viene ulteriormente prorogata.La misura stabilisce altresì che i crediti d’imposta, inclusi quelli oggetto dell’ultimo D.L., potranno essere usufruibili esclusivamente in compensazioneentro la data del 30 giugno 2023 e che sono cumulabilicon altre agevolazioni “aventi ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive, non porti al superamento del costo sostenuto”.

Sblocca trivelle e proroga di un anno della maggior tutela gas

Nel decreto viene inclusa anche la norma, annunciata con l’approvazione della revisione della Nadef, che consentirà di liberare alcuni permessi per l’estrazione del gas nazionale e di approvare nuove concessioni in deroga al Pitesai, ovvero, la mappa delle aree idonee alle operazioni. Si tratta, in buona sostanza, di interventi che vengono attuati in deroga al divieto alle trivellazioni previsto dalle norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale.Le concessioni per l’estrazione del gas nell’alto Adriatico (esclusa l’area di Venezia) ritorneranno, quindi, attiveoltre le nove miglia dalla costa e solo nei giacimenti con una capacità superiore ai 500 milioni di metri cubi. La bozza del testo approvato in Consiglio dei Ministri prevede, infatti, misure volte ad aumentare la produzione di gas naturale, attraverso il “rilascio di nuove concessioni tra le 9 e le 12 miglia” dalla costa. Viene stabilito inoltre, il rilascio di nuovi permessi per l’estrazione di idrocarburi posti “nel tratto di mare compreso tra il 45esimo parallelo e il parallelo passante per la foce del ramo di Goro del fiume Po”, purché a più di 9 miglia dalla costa.Il gas estratto, sotto l’egida del Gestore dei servizi energetici, andrà a beneficio delle imprese che fanno un uso maggiore del metano a un prezzo calmierato, compreso tra i 50 e i 100 euro al megawattora; alle aziende gasivore, in attesa che il sistema vada a regime, sarà garantito, sempre via Gse, da gennaio 2023 e fino al 2024, almeno il 50% dei volumi produttivi attesi e almeno il 75% per gli anni successivi.Nel pacchetto energetico contenuto nel decreto Aiuti quater, viene ricompresa anche la proroga di un anno della fine della maggior tutela gas fissata a gennaio 2023 e allineata ora, come peraltro chiesto anche dall’Autorità per l’energia, alla deadline fissata per il 10 gennaio 2024 prevista per una più ampia liberalizzazione del mercato elettrico.

Superbonus: diminuisce la detrazione

Il testo prevede il taglio al 90% per le spese sostenute nel 2023 e “per gli interventi avviati a partire dal primo gennaio 2023 su unità immobiliari dalle persone fisiche la detrazione spetta nella misura del 90% anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, a condizione che l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale e che il contribuente abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro”.Il provvedimento conferma la proroga al 31 marzo 2023 per il completamento dei lavori di chi, entro settembre, aveva raggiunto il 30% degli interventi; mentre per i nuovi interventi prevede che l’agevolazione verrà ridotta al 90% e soggetta a un doppio vincolo: le riqualificazioni potranno riguardare solo le abitazioni unifamiliari utilizzate come prima casa e avere come destinatari contribuenti con determinati parametri di reddito.Il meccanismo di calcolo del limite di reddito, che consentirà di definire la platea dei beneficiari, fissa la soglia di riferimento a 15mila euro, ma per calcolarla chiarisce che bisognerà sommare tutti i redditi del nucleo familiare e dividerli poi per un coefficiente determinato dal numero di membri della famiglia.Il coniuge aggiunge un punto al denominatore, un terzo componente, per esempio un figlio, aggiunge uno 0,5 mentre i punti extra tornano all’unità per i componenti del nucleo successivi come, ad esempio, un secondo figlio. Per tutti i lavori in corso e per chi è in possesso di Cila continuerà a valere lo sconto massimo del 110%. Così come per la ricostruzione delle abitazioni che ricadono all’interno del cratere sismico. Il regime transitorio mantiene l’agevolazione massima al 110, per gli interventi realizzati dalle Onlus sulle strutture sociosanitarie, fino al 2025.

Bonus per i registratori telematici

L’esecutivo, per incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici stanzia 80 milioni di euro per il 2023, destinati a contributi per i commercianti obbligati alla trasmissione telematica dei corrispettivi all’Agenzia delle entrate. Il bonus, da utilizzare in compensazione come credito d’imposta, è pari al 100% della spesa sostenuta, fino a 50 euro per ogni registratore telematico acquistato.

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